16 aprile 2008

Giappone - Giorno 7: Kyoto

L’antica capitale del Giappone e’ famosa per la moltitudine di templi, giardini e ciliegi che, purtroppo per noi, avevano gia’ perso i fiori quando siamo arrivati ma cominciavano gia’ a mettere le foglie. Ci siamo subito diretti verso il tempio principale che in questo momento e’ in mantenimento. Intorno al tempio hanno costruito un hangar che avrebbe tranquillamente potuto ospitare un Boeing 747, anzi, facciamo un Airbus A380 per dare un po’ di credito agli europei. Una guida che abbiamo incontrato li, o piuttosto, che ci e’ venuto incontro perché, come molti giapponesi, aveva voglia di praticare un po’ d’inglese, ci ha detto che il tempio ha circa 1000 anni (e’ davvero immenso) ed e’ costruito interamente in legno ad incastro, senza alcun chiodo. Abbiamo camminato per una decina di minuti verso un ostello descritto nella guida Lonely Planet (che dal viaggio in Peru’ e’ ormai la nostra compagna preferita); l’ostello era molto carino, nuovo, dall’aria moderna, bei colori e pulito, purtroppo era pieno. La ragazza alla reception ha fatto un paio di telefonate per noi per vedere se c’era posto in altri ostelli/alberghi ma, Kyoto essendo Kyoto, cioe’ destinazione di pressoché tutti i turisti che visitano il Giappone, inclusi molti turisti giapponesi, non c’era nulla. Siamo infine riusciti a trovare una stanza in un ostello vicino al palazzo imperiale. Arrivati li dopo aver preso la metro la prima impressione e’ stata, senza mezzi termini, quella di bettola. Perlomeno la stanza, pur piccola, era pulita e non la dividevamo con nessuno.
Il tempo era bellissimo, un sole caldo splendeva nel cielo senza una nuvola per la prima volta dal nostro arrivo in Giappone e cosi abbiamo deciso di cambiare i termini del metodo preferito di esplorazione (a piedi) con il noleggio di una bicicletta. Anche nelle citta’ piu’ grandi, in Giappone molta gente va in bicicletta e pur non essendoci corsie apposite (si va nel marciapiede; ci sono pero’ le corsie per biciclette negli incroci quando si attraversa) vige la solita legge della cortesia nipponica: chiunque altro ha la precedenza. Il noleggio della bici ci e’ costato $5/€3.30 per la giornata, una cifra quasi ridicola tanto bassa. Kyoto, pur essendo una metropoli, una volta allontanatisi dall’area della stazione, sembra piu’ un immenso giardino (non a caso si e’ valsa il soprannome di citta’-giardino). Con la bicicletta abbiamo costeggiato uno dei fiumi che separano le varie aree della citta’ godendoci a pieno questa splendida giornata. Siamo risaliti lungo il fiume fino ad arrivare ai giardini municipali dove abbiamo trascorso un paio d’ore ad ammirare grandi giardini di tulipani di tutti i colori e fiori di altri tipi. Il giardino aveva anche una buona collezione di bonsai, stagni e rigagnoli. Finita la visita ai giardini, abbiamo ripreso la bicicletta (notando che molte biciclette non hanno la catena antifurto) per percorrere un paio di chilometri verso il centro ed il quartiere di Gion, dove si possono ancora vedere le Geisha e loro apprendiste. La strada che percorre Gion, con un ruscello da un lato e filari di ciliegi, e’ considerata la via piu’ bella di tutta l’Asia; vedendola non potevamo che essere d’accordo. Siamo arrivati li subito dopo il tramonto (che ci siamo goduti dalla bicicletta) e la zona era gia’ tutta illuminata con un via vai continuo di gente, sia turisti che gente del luogo. I neon dei negozi si mischiavano alle luci delle lanterne appese fuori dai locali e la strada profumava di odori provenienti dalla miriade di ristoranti. Per caso siamo passati davanti ad un ristorante in una strada meno turistica e quello che abbiamo visto da fuori ci ha fatto venire una voglia matta di entrare (eravamo affamati). All’ingresso c’era un acquario con seppie e dentro nella zona cucina c’erano 4 cuochi indaffarati a preparare sushi e sashimi (foto inclusa); come bonus non c’erano turisti ma solo giapponesi, quindi un buon segno, ed il ristorante era quasi pieno. I posti a sedere erano dal bancone intorno alla cucina per poter vedere la preparazione del cibo. Il cameriere ci ha accolto e ci ha portato il menu (sia in giapponese che in inglese). Abbiamo ordinato un sacco di porzioni differenti per provare un po di tutto ed abbiamo diviso (come facciamo di solito). In quel ristorante ho mangiato il miglior sashimi che abbia mai mangiato (il sashimi e’, solitamente, composto da filetti di pesce crudo con salsa di soya o wasabi) e le porzioni erano generose. C’era anche del polpo, gamberi, calamari e sushi e zuppe a tutte le maniere. E’ stato di gran lunga il pasto piu’ caro della nostra vacanza ($61/€39 in due incluso Sake) ma in Europa o negli Stati Uniti ci sarebbe costato il doppio o triplo. In seguito inviero’ le foto dei piatti cha abbiamo mangiato.
Abbiamo trascorso un’oretta a passeggiare prima di riprendere la bici e pedalare verso il nostro ostello/bettola. Alle 22:00 ero gia’ a letto, un record in questo viaggio di sere tarde e levatacce all’alba.

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